L’autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) intende applicare alla UE limiti più rigidi per il controllo di Salmonella nelle galline ovaiole. Questo perché il numero di casi scritti alla Salmonellosi non si intende diminuire, restando stabile da diversi anni. Marta Hugas, direttore scientifico Efsa: “ricorrere ai rinnovati sforzi per continuare a far abbassare le cifre”. La salmonellosi è ad oggi la seconda malattia di origine alimentare più comune nell’Uso dopo la campilobatteriosi.
Alimenti e perdite di peso sono il 2% la proporzione di allevamenti di uova infette da Salmonella: secondo gli esperti portano questo limite all’1% ridurrebbe del 50% i casi di salmonellosi trasmessi all’uomo tramite le galline ovaiole. Dal 2012, l’UE, ha vietato l’allevamento in batteria delle galline, salvo l’uso di gabbie modificate per il rispetto e la tutela dell’animale: 600 cmq di superficie utilizzabili e 150 cmq occupati da accessori come nido e lettiera . Questo perché l’insorgenza della Salmonellosi, non ancora appurata tramite studi scientifici, è superiore negli aggiornamenti in batteria.