Questo anno di pandemia ha cambiato in modo significativo le abitudini di acquisto degli italiani.
Per comprendere la portata di questo cambiamento, è sufficiente guardare ai loro acquisti in base alle etichette: sono aumentate le vendite dei prodotti che vantano un beneficio relativo alle difese immunitarie, quelli ricchi di vitamine e quelli che sottolineano l’italianità e la tracciabilità delle materie prime e della filiera. Tutte queste caratteristiche – ben evidenziate sulle confezioni dei prodotti – riconducono alla necessità di sicurezza e conforto richieste dagli italiani in questo periodo così particolare della vita.
Al valore del brand che mantiene sempre importanza notevole nelle scelte d’acquisto, si aggiunge quello dell’etichetta, che nel corso di questo ultimo anno ha acquistato un peso sempre maggiore.
Particolare attenzione è da dedicare agli alimenti “rich in”. I prodotti arricchiti con proteine e Omega3 hanno visto un’impennata del 10% nel corso dell’ultimo anno, così come agli alimenti con claim “senza antibiotici”, le cui vendite sono aumentate del 52%. Calano invece le vendite dei prodotti “free from” (polifosfati, latte, uova). In ultima analisi, un trend in continua crescita è quello degli alimenti che mettono al centro l’italianità: i claim Dop e 100% italiano sono quelli che hanno registrato un incremento maggiore fra tutti.
Impossibile non nominare in questo quadro l’esplosione dell’e-commerce: mai come in questo ultimo anno sono state registrate vendite così alte di prodotti legati al mondo Food & Beverage, complice sicuramente l’impossibilità per diversi mesi di uscire di casa e le lunghe file davanti ai supermercati. Sarà interessante continuare a monitorare i comportamenti degli italiani per capire se questi trend verranno confermati anche in futuro o subiranno ulteriori cambiamenti.
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